No. A me serve conoscere il paziente e visitarlo. La visita medica penso serva ancora a qualcosa e come minimo essa mi serve per valutare la composizione corporea: come faremmo altrimenti a monitorare i risultati?
Qual è il mio peso ideale?Il peso ideale esiste ma esistono anche tante formule, più o meno famose, per calcolarlo. Questo basta a capire come non si riesca ancor oggi a calcolare il vero peso ideale. Ritengo allora che esso sia il peso al quale ci si stabilizza dopo aver seguito una dieta e uno stile di vita ideale: il vero peso ideale si conosce allora dopo questo percorso, non prima! Togliamoci allora l’ansia di un obiettivo preconfezionato, sia che si voglia aumentare sia che si voglia diminuire di peso.
Quanti chili posso perdere in un mese?Non esiste solo il peso. Esso si compone di grasso, muscolo e liquidi. Tutto questo noi lo mettiamo insieme sulla bilancia. Noi dobbiamo però saper identificare le componenti del nostro peso attraverso la composizione corporea. Questo è fondamentale, soprattutto perché occorre poter controllare di cosa sia fatto il peso perduto: se sarà grasso, bene… se sarà muscolo, come spesso succede nei grandi dimagrimenti rapidissimi, ci stiam facendo male, stiamo perdendo quei famosi chili che alla fine di una dieta “crudele” riprenderemo. Anche perdere chili di grasso è però un'azione da eseguire con attenzione. Nel dimagrimento,infatti, il grasso dei nostri depositi viene passato al fegato e da questo viene bruciato. Il fegato, specialmente quello di una persona in sovrappeso, va però valutato con molta attenzione e durante la visita medica ne voglio sempre identificare il volume, i margini, la consistenza, la dolorabilità. La conclusione è purtroppo spesso quella più logica (e quella cui di solito non si pensa): il fegato di una persona "grassa" è grasso. Ecco perchè rifornire questo fegato sofferente di altro grasso proveniente dai nostri rotolini ...può non essere esattamente salutare. La prima azione di un dimagrimento deve allora spesso consistere nell'aiuto al fegato ed al metabolismo, preparandoli al lavoro di combustione del grasso di deposito.
Che sistema usa per valutare la composizione corporea?La plicometria. Cosa fa ingrassare, cosa fa dimagrire?
Non esiste l’assoluto. Pizza, gelato, fritti, formaggi, uova e tutto ciò su cui aleggiano molti luoghi comuni, non è affatto detto che debbano essere eliminati: essi vanno semplicemente armonizzati alle nostre esigenze ed al resto degli alimenti di cui ci nutriamo.
Se mi metto a dieta dovrò pesare tutto?No. Mettersi a dieta non significa avviarsi verso l’esaurimento nervoso, significa prima di tutto capire gli errori che si stanno facendo e imparare a mangiare ciò che è adeguato alle proprie esigenze. Nella graduale applicazione della nuova nutrizione, ci si accorgerà di star meglio, di esser più sereni e reattivi, insomma più energici. La dieta non è dunque un periodo triste della propira vita in cui ci si deve sottomettere alla conta delle calorie e si deve avere in frigorifero solo lattuga e ricotta.
Perché non riesco a ingrassare? Perché non riesco a dimagrire?Spesso gli errori nutrizionali generano carenze e queste interferiscono con il nostro metabolismo. Ogni caso ha comunque una sua risposta, legata soprattutto agli specifici errori che, anche inconsapevolmente, si sono compiuti.
Quanto posso migliorare le mie prestazioni sportive con la dieta?Anche di moltissimo, ma sono moltissimi anche i fattori che determinano il risultato sportivo e che niente hanno a che fare con la nostra dieta. Se questo è l'obiettivo, la visita medica deve essere molto accurata, specie nell'anamnesi. Molto spesso bisogna cominciare semplicemente a correggere gli errori, purtroppo frequenti, che gli sportivi spesso fanno, specie nel gestire a lungo termine gli integratori.
Si può dare una scossa al metabolismo?No. I farmaci, gli integratori, ecc. che si propongono come attivatori del metabolismo..sono quasi sempre disaccoppianti mitocondriali. Non sono una bella cosa, mi creda. Se li assumessimo il nostro motore girerebbe a vuoto e i nostri organi sarebbero in grave difficoltà a trovare l’energia per funzionare.